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domenica 20 marzo 2011

Una preghiera per l'umore

"Signore,
sono ancora un ramoscello sottile
e a volte il vento mi piega.
Ma voglio crescere, crescere bene.
Prenditi cura di me.
Fammi pianta diritta e robusta
perchè anch'io dia frutto
al sopraggiungere della mia stagione".

lunedì 14 marzo 2011

San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento, è lo sposo di Maria e molte confessioni cristiane lo ritengono il padre putativo di Gesù. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il nome Giuseppe è la versione italiana dell'ebraico Yosef, attraverso il latino Ioseph.
Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente chiamati Sacra famiglia.
Padre putativoI Vangeli e la dottrina cristiana affermano che il vero padre di Gesù fu Dio stesso: Maria lo concepì miracolosamente senza aver avuto rapporti sessuali con alcuno, per intervento dello Spirito Santo. Giuseppe, messo al corrente di quanto era accaduto da una visione avuta in sogno, accettò di sposarla e di riconoscere legalmente Gesù come proprio figlio. Perciò la tradizione lo chiama padre putativo di Gesù (dal latino puto, "credo"), cioè colui "che era creduto" suo padre (sulla scorta di Lc3,23)


(Tratto dalla Wikipedia)

domenica 6 marzo 2011

La leggenda dell'amore

C'era una volta l'amore...

L'amore abitava in una casa pavimentata di stelle e adornata di sole.
Un giorno l'amore pensò ad una casa più bella. Che strana idea quella dell'amore!
E fece la Terra, e sulla Terra, ecco, fece la carne, e nella carne ispirò la vita e nella vita impresse l'immagine della sua somiglianza. E la chiamò uomo!
E dentro l'uomo, nel suo cuore, l'amore costruì la sua casa: piccola, ma palpitante, inquieta, insoddisfatta come l'amore.
E l'amore andò ad abitare nel cuore dell'uomo e ci entrò tutto là dentro, perchè il cuore dell'uomo è fatto d'infinito.
Ma un giorno... l'uomo ebbe invidia dell'amore. Voleva impossessarsi della casa dell'amore, la voleva solo e tutta per sè, voleva per se la felicità dell'amore, come se l'amore potesse vivere da solo.
E l'amore fu scacciato dal cuore dell'uomo.
L'uomo allora cominciò a riempire il suo cuore, lo riempì, lo riempì di tutte le ricchezze della Terra, ma era ancora vuoto.
L'uomo, triste, si procurò il cibo col sudore della sua fronte, ma era sempre affamato, e restava con il cuore terribilmente vuoto.
Un giorno l'uomo decise di condividere il suo cuore con le creature della Terra.
L'amore venne a saperlo...
Si rivesti di carne e venne anche Lui a ricevere il cuore dell'uomo.
Ma l'uomo riconobbe l'amore e lo inchiodò sualla croce.
E continuò a sudare per procurarsi il cibo.
L'amore allora ebbe un'idea:
Si rivestì di cibo, si travestì di pane e attese silenzioso.
Quando l'uomo affamato, lo mangiò, l'amore ritornò nella sua casa, nel cuore dell'uomo. E il cuore dell'uomo fu riempito di vita, perchè la vita è amore.
Un poeta brasiliano