E' un agiornata nera come l'inchiostro, gelida come una landa siberiana. Eppure, sono pieno di luce e di calore quando le mie labbra si muovono a preghiera, quando riesco a infondere la speranza e sgorgano dal cuore aneliti d'amore, puro e appassionato, quando so che domani e dopodomani spargerò nuovamente linfa benefica attorno a chi è ammalato di solitudine, non sente il richiamo di Dio ed è stanco di vivere.
Vorrei che il mio umano modo di reagire non avesse mai tregua. Vorrei pregare gioiosamente senza divagazione, amare, sempre, senza chiedere nulla in cambio, sentire in ogni momento della vita, bussare alla porta della mia connaturata carità.
Non lo so, Signore, se Tu sei soddisfatto di me.
Rendimi contenta di quello che faccio -non potrei fare di più, Tu lo sai- mentre ti prometto che fino a che vedrò il sole sorgere Ti seguirò.
cancella l'inchiostro che macchia l'azzurro dei miei orizzonti e inondami di chiarore, quello che precede il nascere delle aurore e promette cieli sereni. Scaldarmi sino a bruciarmi ardentemente del Tuo Amore Divino.
Compatisci questa povera donna che sono, quando gli occhi filtrano tenebre inesistenti e si bagnano di lacrime perchè mi strugge il pensiero della mia scarsa seminaggione...
Io credo, Signore,
siano questi i momenti che ti amo di più, perchè prorompe la voglia di fare, di dare, infinitamente, mentre sento penetrare in me la tua consolazione e le braccia Tue di Padre, ancora una volta, stringermi di più.
Lux